Recensione di Mussolini ha fatto anche cose buone, di Francesco Filippi

Qualche tempo fa sul profilo Facebook del (grande) comico Natalino Balasso è comparsa una citazione di “1984”, il romanzo distopico di George Orwell: “Chi controlla il passato controlla il futuro: chi controlla il presente controlla il passato”.

Questa frase mi sembra che cada proprio a pennello per parlare del libro di Francesco Filippi, “Mussolini ha fatto anche cose buone. Le idiozie che continuano a circolare sul Fascismo”.

Se dopo 65 anni dall’abbattimento del più ridicolo e, al contempo, sanguinario movimento politico italiano continuano a imperversare frottole che lo riabilitano o ne ridimensionano la ferocia, c’è dell’altro.

Vi è l’obiettivo di riscrivere la Storia, di preparare il terreno per una rimessa in discussione dei principi su cui è nata la Repubblica a favore di quello che Umberto Eco aveva icasticamente definito Fascismo eterno.

Quello di Francesco Filippi è un saggio necessario che fornisce strumenti per smontare le fake news sul fascismo che nei social hanno trovato oggi il loro ambiente d’elezione per diffondersi.

Dalla “invenzione” delle pensioni alla bonifica delle paludi, dalla costruzione di case popolari alla “valorizzazione” del ruolo della donna, dalla presunta difesa della legalità al totalitarismo dal “volto buono”.

Dati alla mano, lo storico analizza e decostruisce punto per punto i luoghi comuni duri a morire sul Fascismo, consapevole che “la base di un futuro totalitario passa anche dalla riabilitazione del passato totalitario. Mostrare la realtà di quel passato è un primo passo per evitare che quel passato diventi futuro”.