Recensione di Sinfonia Leningrado, di Sara Quigley

 

Copertina del romanzo Sinfonia Leningrado di Sara Quigley

Il romanzo narra la vicenda del grande compositore russo Dmitrij Šostakovič che scrisse un’opera passata alla storia durante il terribile assedio da parte dell’esercito tedesco: la Sinfonia di Leningrado.

L’intento del musicista, che per alcuni mesi contribuì alla difesa della città, fu di comporre un’opera musicale in contrapposizione simbolica all’aggressione tedesca. La composizione venne completata in poche settimane e per questo fu definita dal musicista stesso una «Blitzsymphonie di risposta al Blitzkrieg nazista.».  

Dopo la prima esecuzione nella città di Samara, dove Šostakovič era stato trasferito insieme alle personalità di maggiore spicco dell’epoca, la sinfonia venne poi eseguita anche a Leningrado, durante i bombardamenti, dai musicisti ridotti ormai allo stremo delle forze.  

In seguito, la popolarità della Sinfonia di Leningrado crebbe al punto che venne eseguita in tutta la Russia, e divenne l’emblema della resistenza antinazista del Paese che alla fine della seconda guerra mondiale aveva pagato un tributo di oltre 25 milioni di vittime.