Dopo la guerra nella ex Jugoslavia nei primi anni anni Novanta sembrava veramente remota la possibilità di una nuova guerra in Europa.
Certo, le tensioni nelle aree più calde dei Balcani non si sono mai del tutto esaurite, ma due anni fa pochi immaginavano il conflitto che stava per deflagrare in Ucraina.
Scatenato da chi, poi? Proprio da quel Paese, la Russia, oggi dipinto come il male assoluto, con cui negli ultimi anni tutti i Paesi dell’UE avevano fatto a gara per stringere accordi energetici e relazioni diplomatiche osannando il suo Presidente. L’amico Putin, veniva chiamato in Italia da Berlusconi a favore di telecamere sfoggiando sorrisi a trentadue denti.
Eppure erano anni che dietro l’apparente distensione tra due mondi per decenni contrapposti, la Nato conduceva in Ucraina una partita a risiko che prima o poi sarebbe scalata di livello. A che cosa doveva condurre il programma di espansione del Patto Atlantico ai confini con la Russia, se non a esacerbare le relazioni tra superpotenze a discapito di un Paese debole quale l’Ucraina?
Era dal 2014 che, nel torpore mediatico occidentale, in Ucraina si conduceva una vera e propria guerra sporca ai danni della popolazione a maggioranza russofona del Donbass che chiedeva, anche appoggiata, o aizzata dalla Russia, una maggiore autonomia da Kiev.
Come sempre, la realtà è molto più complessa e sfaccettata di quanto la rappresentazione del conflitto in corso non dimostri.
C’è un Paese aggressore, la Russia, e un Paese aggredito, l’Ucraina. Poi ci sono centinaia di migliaia di civili che, come in ogni guerra, sono le vittime sacrificali di una serie di scelte politiche dettate dalla legge della sopraffazione e dalla perdita del buon senso. Realismo politico, lo chiamano gli esperti.
Il libro di Benedetta Sabene, alias @nonmipiaci , “Ucraina. Controstoria del conflitto oltre i miti occidentali”, pubblicato da @meltemieditore, è una occasione per farsi un’idea più chiara e contestualizzare al meglio le cause che hanno scatenato la guerra nella terra dove nacque Nikolaj Gogol’, autore, profetico, de Le anime morte.