Recensione di Kobane Calling, di Zero Calcare

 

Ho terminato il 2020 con la lettura di Kobane Calling, di Zero Calcare. Premetto che non ho una grande conoscenza del mondo dei fumetti, ma attraverso l’autore romano ho scoperto che esistono fumetti fruibili anche da un pubblico adulto.  

Oltre ad avere dato alla luce un bel libro, credo che con questa opera Zero Calcare abbia raggiunto anche un meritorio traguardo: avere fatto conoscere ai propri lettori la resistenza del popolo kurdo contro l’Isis in Siria e descritto l’ innovativo esperimento politico nella regione liberata del Rojava.  

L’autore si è recato due volte in Medio Oriente. La prima volta per portare aiuti umanitari nell’ultimo avamposto kurdo in territorio turco, a pochi chilometri dai campi di battaglia. La seconda volta, invece, per vedere di persona il teatro della resistenza curda in Siria, dove un popolo male armato ha contribuito enormemente alla disgregazione dello stato islamico dell’Isis.  

Lo scrittore ci fa conoscere i protagonisti della lotta kurda, le loro storie, incontrando gli uomini e le donne che si sono arruolate nelle milizie dello YPG per conquistare nuovi spazi di libertà o per fuggire alla repressione dei paesi autoritari in cui vivono. In primis la Turchia di Erdogan. Calcare racconta, poi, l’esperimento politico del Rojava, dove si è attuato il confederalismo democratico teorizzato da Abdullah Ocalan per disinnescare le tensioni tra i molteplici popoli che abitano gli stessi territori.  

È sempre nel Rojava, ci dice l’autore, che oggi si propone un nuovo modello di donna, non più vista come subordinata all’uomo, ma come soggetto autonomo, indipendente, la cui libertà individuale è la condizione necessaria per la liberazione collettiva di società fortemente tradizionali. Il libro si chiude con un toccante ritratto di Lorenzo Orsetti, il ragazzo italiano che, in nome dell’internazionalismo, si era arruolato volontario nelle fila dello YPG e ha perso la vita in battaglia nel 2019.  

Kobane Calling è quindi un fumetto e più di un fumetto. È un bell’esempio di come una forma espressiva come quella dei comics si può unire all’impegno civile conservando un linguaggio originale, ironico e, allo stesso tempo, profondo.