Un paio di settimane fa ho concluso la visita alla mostra di Zerocalcare con l’acquisto di un suo libro nel bookshop. La scelta è ricaduta su Scheletri, pubblicato nel 2020.
Come in tutti i suoi libri che ho letto finora, anche in questa storia emerge il lato intimo di Zerocalcare, la lotta con i sensi di colpa di un giovane che doveva trovare la sua strada – e che strada ha trovato, potremmo dire – e le ansie che ha vissuto o continua a vivere da adulto.
Scheletri è anche una storia noir, che unisce lo humor nero e punkettone dell’autore al racconto della periferia e dei suoi personaggi che sopravvivono dignitosamente o vengono fagocitati dalla realtà.
Da un punto di vista narrativo l’ho trovato meno riuscito degli altri suoi libri che ho letto finora, tuttavia quello che continuo ad apprezzare di Zerocalcare è la sua sincerità e lo stile.
Avendo saltato a piè pari il mondo dei fumetti da piccolo, mi sono avvicinato a questa forma espressiva solo da adulto grazie a lui, scoprendo un mondo che vale veramente la pena di esplorare.