Salutato come uno dei maggiori successi letterari giapponesi degli ultimi decenni e uno dei romanzi più famosi di Murakami, ero molto curioso di leggere “Norwegian Wood”.
Le premesse erano le migliori: al giudizio lusinghiero del romanzo si aggiungeva che l’autore è lo stesso del formidabile “1Q84”, letto alcuni anni fa.
Eppure, niente. Nel mio caso l’alchimia tra autore e lettore non è avvenuta. Si parla di perdite, dolorose perdite, di ricerca del sé, con tratti vagamente salingeriani, temi universali che però perdono consistenza in dialoghi o scene che spesse volte lasciano perplessi durante la lettura.
In Norwegian Wood c’è molto dell’autore, probabilmente anche di autobiografico. C’è la sostanza, ma non ne ho apprezzato la forma. Mi rifarò con la prossima lettura. 😉
E voi avete letto questo romanzo? Vi leggo con piacere nei commenti!