Recensione di La Filosofia non è una barba, di Matteo Saudino

 

Mateo Saudino - La filosofia non è una barba

 

La prima volta che mi sono imbattuto nel canale YouTube del professore Saudino è stato circa tre anni fa e ne sono rimasto subito affascinato.

Insegnante di Filosofia al liceo, Matteo Saudino è diventato in poco tempo uno dei più conosciuti divulgatori su YouTube, e il suo canale, BarbaSophia, conta oggi migliaia di iscritti: studenti liceali, universitari, e, soprattutto, tante persone che, grazie alle sue lezioni, si sono appassionate alla madre di tutte le scienze.

Come nella migliore tradizione della divulgazione in rete, l’intento di Matteo Saudino è di portare l’insegnamento della filosofia oltre il chiuso delle aule scolastiche e avvicinarvi anche chi non l’ha studiata, perché interessati ai quesiti che essa pone.

In fondo, che cosa è la Filosofia se non l’arte di interrogarsi sul mondo?

Per dirla con l’azzeccato titolo del suo ultimo libro, quindi, “La Filosofia non è una barba” e Matteo Saudino ce lo dimostra attraverso un viaggio appassionato nel pensiero che dai filosofi presocratici arriva ai giorni nostri.

Lungi da un approccio didascalico e manualistico, l’autore adotta un originale punto di partenza facendo conoscere innanzi tutto gli ultimi istanti della vita dei filosofi che tratta.

Attraverso il modo con cui questi pensatori hanno affrontato la morte si inquadra, in un processo a ritroso, la loro filosofia.

Da Socrate che accetta serenamente di morire bevendo la cicuta, a Democrito che chiede di morire in una vasca colma di miele, passando per Cartesio, padre del dubbio metodico, fino a Nietzsche, il filosofo del Superuomo, e tanti altri, dei quali, però, non svelo altro per lasciare a voi il gusto di questa godibilissima lettura.